La provincia di Piacenza inizia con il Po, il grande fiume è il suo confine a nord, e si estende verso il basso fino a salire sugli Appennini, al confine con Toscana e Liguria, le zone montane di cultura meticcia famose per i loro paesaggi.

È giusto però iniziare dal basso per descriverla, e già una passeggiata sull’argine del Po può essere veramente appagante, il paesaggio fluviale placido abbinato ad un tramonto fresco riappacificano sicuramente con il mondo. Scendendo in città si incontrano edifici splendidi e il primo, a poca distanza dall’argine, è il palazzo di chi ha governato per vari secoli la città, i Farnese.

Seppur inconcluso è veramente maestoso ed esaurita la meraviglia esterna si può sempre entrare e dedicarsi a storia e cultura della città, protagonisti dei musei interni, oltre che godere delle preziose stanze e saloni in cui essi sono allestiti. Si arriva quindi in pieno centro e la scelta è davvero vasta, Piazza Cavalli che concentra in sé la bellezza delle statue equine del Mochi e del Palazzo comunale, dai piacentini denominato Gotico, Il Duomo dai preziosi marmi rosati ma anche altre chiese minori che non sfigurano affatto. San Sisto, Sant’Antonino il cui cortile interno è una vera e propria chicca, e stando sempre in zona la Sala dei Teatini famosa per i suoi affreschi, il Teatro Municipale e la galleria d’arte Ricci Oddi, testimone dell’arte degli ultimi secoli.

Uscendo dalla città, rimane l’imbarazzo della scelta tra le innumerevoli valli, tutte grandi patrimoni naturalistici che, soprattutto in estate, si riempiono di turisti e villeggianti sia italiani che stranieri. Uno dei più celebri è stato sicuramente Hemingway, che ha definito la Val Trebbia tra le più belle del mondo e ne aveva ben donde. Questo fiume offre infatti paesaggi mozzafiato e ad accompagnarlo ci pensa egregiamente il borgo di Bobbio, con le vie in pietra, il caratteristico ponte Gobbo e l’abbazia di San Colombano, giunto nel paese ben prima dell’anno 1000 dalla lontana Irlanda.

Ma anche il castello di Rivalta, posto più a valle a dominare l’intero fiume, non lontano da dove lo attraversò Annibale in antichità. Rimanendo in tema di castelli, spostandosi in Val d’Arda, si trova la Rocca Viscontea di Castell’Arquato e, salendo in altitudine, quello di Vigoleno, sede di vari eventi durante l’intera stagione estiva. Per rivivere la storia sono importantissimi la sede di resti romani a Velleia e il borgo neo-medievale di Grazzano Visconti, sede in passato della famiglia nobiliare e ora utilizzato per rievocazioni e fiere a tema. Infine, dal punto di vista naturalistico, sono innumerevoli i parchi provinciali e regionali, come ad esempio quello del monte Moria, e tra i monti risaltano sicuramente la Pietra Parcellara e il monte Penice, in cui nelle stagioni favorevoli è anche possibile darsi allo sci.